USA 2016 – Travel Diary – Day 05

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NAIAS 2016 – MY MUSTANG FORD

la fortuna e’ quando la preparazione incontra l’opportunita’

La chimica ci insegna che la combinazione di 3 elementi, nelle giuste quantità, può avere effetti catastrofici; Abbiamo scoperto, a nostre spese, che la reazione può avvenire anche con fattori diversi, mescolando ad esempio traffico, neve ed essere in ritardo a una delle fiere automobilistiche più importanti del mondo. Se a questo aggiungiamo una carenza di Posti auto, l’effetto catastrofe e’ garantito. Dopo un discreto peregrinare, la fortuna si è tolta la benda, e ci ha indicato un posteggio all’interno del parcheggio multi piano accanto alla Joe Luis Arena. Siamo entrati al COBO Center proprio durante la noiosissima presentazione di Chevrolet (ci dispiace ragazzi, ma comunque non c’era nulla da vedere). Giusto il tempo di un caffè velocissimo, poi siamo Corsi all’interno dell’Arena Joe Luis, usata per svariati eventi sportivi, e, come ogni anno, affittata dal Ford per la sua presentazione al pubblico. Ci aspettavamo di vedere la presentazione di un nuovo veicolo Performance, e le nostre aspettative sono state parzialmente soddisfatte; dico parzialmente perché, da bravi fanatici della mustang, speravamo di vedere la nuova GT500 o la nuova MACH-1. Il nuovo Raptor e’ riuscito a rallegrarci comunque il morale, restando l’auto che vorremmo avere per l’inverno. La più grossa news dopo e’ stata però l’introduzione di una nuova App, disponibile per smartphone e tablet: FordPass, che sarà disponibile per il download da Aprile 2016. Per ulteriori informazioni, realizzeremo un articolo solo sul Ford Pass. Lo troverete presto su sito

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Dopo un fugace pranzo nello stand Ford, ci siamo finalmente concessi un giro all’interno del padiglione fieristico; tra le diverse cose che ci hanno colpito, le prime 2 che mi vengono in mente sono la nuova supercar di Henry Fisker (svelata completamente solo il giorno dopo) e la presenza, per la prima volta in assoluto, di uno dei brand Italiani più famosi al mondo: BREMBO.

Ho visto Bill Ford, il Presidente della Ford Motor Company, solo fotografato nelle riviste di settori e durante le sue svariate applicazioni televisive. Ho sempre pensato che fosse una delle persone più difficile con cui parlare dell’intero pianeta, come Obama o Papa Francesco. Capii che quella sarebbe stata la mia giornata fortunata quando vidi una fantastica spilla a forma di logo mustang all’occhiello di una delle sue guardie del corpo; aggiungendo un pochino della mia innata sfacciataggine e un sorriso smagliante, questo signore mi diede l’opportunità’ di parlare con la segretaria personale di Mr. Ford. “Ho visto il vostro nome e il vostro logo” incalzò subito, senza quasi farmi finire i convenevoli di rito “..e siete oggi siete fortunati: il Signor Ford ama le mustang. Posso concedervi 2 minuti e 2 domande qui, ora, oppure di sopra, di fronte alla GT350 alle 14:30”. Inutile che vi stia a spiegare cosa scegliemmo tra un angolo con 2 fioriere e di fronte alla nuova GT350R, rossa. Dopo Una rapida presentazione di rito e i complimenti ricevuti per il nostro lavoro, Mr. Ford rispose abbastanza velocemente alle nostre domande. Poi, come era apparso, spari’, in un nugolo di giornalisti e fotografi. Increduli di ciò che ci era appena accaduto, realizzammo che eravamo stati i primi Italiani (e molto probabilmente anche i primi Europei) ad intervistare Bill Ford. La condivisione delle foto su tutti i social media e le telefonate ai parenti (condite da almeno 2 sigarette di Matteo) sono venute di conseguenza.

Rientrammo nella Hall principale della fiera, ancora confusi e scossi, e qualcuno batte’ alle nostre spalle: erano i nostri amici di Ford Performance, Trent e Nick. Ovviamente non resistemmo, e raccontammo tutto l’accaduto. Di lì a poco ci raggiunse anche John Clor, il responsabile della sezione Enthusiasts di Ford Performance. L’orario di cena ci diede la possibilità di concludere in bellezza la nostra visita, mangiando durante la presentazione dei nuovi Lego dedicati alla Ford (Mustang e F-150) e incontrando, di lì a poco Henry Ford III, direttore di Ford Performance. 2 rappresentanti della famiglia Ford in un giorno: niente male! Raggiungemmo il parcheggio, dopo tutti i saluti di rito, mentre stava chiudendo. 15 minuti dopo, guidando su strade ghiacciate, raggiungemmo l’hotel, stremati, consci di avere avuto una giornata ben al di là delle nostre migliori aspettative.

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